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Dal momento in cui si stabilì in Francia, nel 1903, fino alla sua morte a Neuilly-sur-Seine nel 1946, la celebre scrittrice americana fu una figura di spicco nel mondo dell'arte parigino e non solo. La sua casa al 27 di rue de Fleurus divenne il centro delle frementi "arti moderne" d'inizio secolo, luogo d'incontro di alcuni tra gli artisti più importanti del Novecento, come Henri Matisse, Pablo Picasso, Ernest Hemingway ed Ezra Pound. In questo memoir pubblicato nel 1940, anno dell'invasione tedesca a Parigi, Stein racconta la città con la meraviglia e lo stupore del primo approccio, avvenuto quando aveva quattro anni; vi troviamo galline che attraversano la strada ordinate e senza esitazioni, proprio come i parigini, il cibo, l'arte e la mondanità, i francesi dalle braccia sottili e le gambe robuste che li rendono degli ottimi soldati, il tutto nel caratteristico stile monologante e fluviale dell'autrice che compone, con movimento rapsodico, un'eccezionale descrizione di un luogo consegnato al mito, culla dell'espressione artistica e civile e crocevia di pensatori da tutto il mondo.